Il lavoro di équipe di fronte

la dialettica del desiderio, l’Edipo, come elevare l’impasse, i “no”, le barricate dello studente alla dignità di una parola facendo dell’impasseuna leva per rimettere in movimento il desiderio - che possono servire per affrontare le difficoltà che gli insegnanti incontrano. Per i primi quattro anni all’équipe partecipava chi lo desiderava e lo spazio veniva usato dagli insegnanti per lamentarsi, senza implicarsi nelle proprie difficoltà. Negli anni successivi c’è stato un cambiamento del dispositivo, l’équipe viene istituita come uno spazio strutturato, si ritrova una volta al mese, è condotta da uno dei due psi della scuola, tutto il personale vi partecipa in un lavoro di rete in cui di volta in volta, ciascuno che lo desidera porta un’impasse che si cerca di mettere in logica per non cadere nelle trappole dell’immaginario. Nel corso degli anni gli insegnanti che hanno portato le loro difficoltà si sono sempre più implicati. Recentemente un insegnante dice: “Quest’anno non sono riuscito a mettere al lavoro una classe. Ho fatto vari tentativi, tutti inutili. A quel punto ero infastidito perché per la prima volta in 40 anni di insegnamento non riuscivo a far lezione. Pensavo: le ho già tentate tutte. Non riuscivo più a spostarmi dalla mia posizione e quindi niente funzionava. La mia difficoltà è stata quella di prendere atto di non riuscire a risolvere le cose da solo, ma rivolgermi all’équipe era come un dovermi barrare troppo. Dal momento in cui sono riuscito a parlarne in équipe mi sono spostato da quella posizione di blocco e il lavoro in classe si è riavviato.”

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